SCOPRI PERCHE UNA DIETA LOW CARB NON è MAI LA SCELTA Più CONVENIENTE

DIETA LOW CARB

DIETA LOW CARB

Io la definirei una moda più che uno stile alimentare, una moda che impazza fin dalle prime diete low-carb nate in U.S.A a quelle più attuali, liquide, iperproteiche o low carb… si la definirei una mania (se non in presenza di una condizione patologica o un obesità tale da giustificarne una scelta così drastica!!) ma probabilmente la voglia di arrivare in forma fisica “perfetta” per la prova costume e la speranza che sia sufficiente la riduzione o eliminazione, oltretutto rischiosa per la salute,  per raggiungere l’auspicabile obbiettivo fisico conduce a fare queste scelte, che vedremo si riveleranno poco “utili”…

Ma quando decidiamo di eliminare dalla nostra alimentazione un intera categoria di nutrienti (scelta sempre dannosa) siamo realmente consapevoli che tale scelta si dimostri “davvero” efficace??

Ed inoltre, l’eliminazione “momentanea” di carboidrati (perché non potremmo, per certo, sostenerla per un lungo periodo) può essere efficace a “giustificare” il rischio associato alle conseguenze che possono subentrare a lungo termine???

La domanda sorge spontanea, da cosa dipende la perdita di peso che notiamo appena eliminiamo i carboidrati?

Ad ogni grammo di carboidrato “eliminato” si “perdono” 3 gr di acqua. Dunque non appena si tagliano i carboidrati dalla dieta il corpo, per far fronte alle richieste energetiche, come prima fonte utilizza il glicogeno (ovvero la forma di deposito dei carboidrati nel nostro corpo).

Pertanto quando riduciamo l’apporto di carboidrati, la prima cosa che si nota è una rapida perdita di peso. Ma siete ancora convinti che quello che si perde è grasso? Se sommate il tutto, si palesa che la prima cosa che fa scendere repentinamente l’ago della bilancia non è grasso ma acqua!!

Allora perché sono così importanti i carboidrati e perché non devono essere eliminati dalla nostra alimentazione quotidiana per non incorrere in rischi per la salute??

  • I carboidrati sono la principale fonte di energia per gli organi “vitali” in primis il cervello. Quando decidiamo di ridurre o eliminare i carboidrati il cervello va in “crisi” (crisi ipoglicemica) e andrà incontro ad altre fonte energetiche non compatibili di certo con il migliore stato di salute!
  • Ricorrente, nel periodo che precede l’estate e per chi voglia rimediare agli eccessi dell’inverno, è la cattiva abitudine di praticare sport e ridurre al contempo i carboidrati…altro grande ERRORE. «I carboidrati sono la fonte di energia primaria del corpo, sono l’energia subito disponibile, sostengono e aiutano la performance sportiva, e la cui eliminazione può ridurre la prestazione e incorrere in carenze nutrizionali importanti…
  • I carboidrati inducono la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore della serenità, quel benessere che viene meno se l’eliminazione è protratta nel tempo e che può sfociare poi in una convulsione e mancato controllo dell’intake di cibo.

Il mio consiglio?

  • Ridurre i carboidrati raffinati, i quali inducono un eccessivo innalzamento glicemico e creano un meccanismo perverso e ciclico che induce un continuo intake di zuccheri e carboidrati raffinati; il cui eccesso viene depositato sotto forma di grasso e a lungo termine induce un aumento di peso oltre a predisporre all’insorgenza di patologie croniche. Quindi bando alla farina 00, cibi ricchi di zuccheri e attenti agli zuccheri “nascosti”.
  • SI, invece, ai carboidrati complessi, meglio se integrali, poco trattati, e SI decisamente ai cibi ricchi di fibra come frutta e verdura, che non solo tiene a bada i livelli di zucchero nel sangue ma riduce, a lungo termine, il rischio di obesità e malattie croniche, nonché una salute per il nostro intestino in quanto regola il transito intestinale. Mi raccomando però, beveteci su per non avere l’effetto opposto 😉

Non a caso si dice che «I grassi bruciano al fuoco dei carboidrati”

Ma allora quanti carboidrati dobbiamo assumere?

Secondo i LARN ( i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) l’assunzione di carboidrati dovrebbero costituire tra il 45 e il 60% delle calorie totali della giornata, mai sotto il 40 % della spesa giornaliera.

 

Dott.ssa Hilary Di SIBIO BIOLOGA NUTRIZIONISTA

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