Sei ancoro sicuro di voler ridurre il colesterolo con un farmaco?
…quando puoi farlo con un frutto….il Bergamotto!!
Ospite, da un annetto, in una delle coste calabresi, bagnate da una mare puro e cristallino, una costa lunghissima, quella Jonica, che gode di una temperatura fantastica… non posso non parlarvi, nelle vesti di Nutrizionista, del frutto di queste floride terre bagnate da mar Jonio: Il BERGAMOTTO. La principale zona di produzione di questa pianta (90% della produzione totale), e del suo olio essenziale, è situata per l’appunto nella provincia di Reggio Calabria, nella fattispecie nelle zone costiere e collinari che godono di buona insolazione e irrigazione (Roccella Jonica, Gioiosa Ionica, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Basso Ionio-Reggino, Bova, Melito Porto Salvo…).
LE ORIGINI
Le sue origini e la sua provenienza sono a tutt’oggi indubbie. L’unica cosa certa è che il Bergamotto fruttifica eccellentemente solo ed esclusivamente nella provincia di Reggio Calabria, nella fascia che va da Villa San Giovanni a Monasterace, prendendo alcune zone interne.
Le motivazioni vanno ricercate nella temperatura del posto e nella terra, che non può essere riproducibile in nessun altra parte del mondo. Difatti vi è una piccolissima percentuale, solo il 10 % della produzione di bergamotto, che viene prodotto nalla Costa d’Avorio, Argentina e Brasile ma la qualità nutrizionali ed organolettiche degli agrumi e l’essenza è tutt’altro che uguale a quella calabrese che non teme paragoni.
La prima piantagione di alberi di bergamotto, di cui si hanno notizie certe, risale al 1750 ad opera del reggino Nicola Parisi nell’area dove oggi si trova il Lido Comunale “Genoese Zerbi”. È da tale epoca che l’olio essenziale di bergamotto è stato utilizzato e sempre apprezzato nella formulazione dei profumi poichè dalla buccia di questo agrume si ricava un prezioso olio essenziale che contiene al suo interno più di 350 elementi chimici. Una simile quantità non è presente in nessun altra essenza di agrumi. Il numero di elementi, le sue proprietà olfattive e la sua capacità di rendere i profumi meno volatili e quindi molto persistenti (proprietà fissativa), fanno del bergamotto un frutto veramente unico.
Nel 1999 il Bergamotto riceve la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) dalla Comunità Europea, contribuendo ulteriormente ad elevare il prestigio della provincia di Reggio Calabria.
Ma lascerei da parte la storia, non vorrei annoiarvi, arriviamo dunque al “succo” per l’appunto…. E prima di parlarvi dei benefici nutrizionali di questo prezioso frutto non posso che elencarvi la…
… COMPOSIZIONE NUTRIZIONALE?
Il bergamotto è formato per l’80% circa di acqua. Un frutto medio apporta circa
- 42 Kcal
- 10,7 g di carboidrati, di cui:
- 8,48 g di zuccheri
- 1,4 g di fibre
- 0,65 g di proteine
- 0,25 g di grassi, di cui:
- 0,031 g saturi
- 0,052 g polinsaturi
- 0,048 g monoinsaturi
- vitamina C (36% del fabbisogno giornaliero in una dieta da 2000 Calorie)
- vitamina A (11% del fabbisogno giornaliero in una dieta da 2000 Calorie)
- 133 mg di potassio
- 2 mg di sodio
- calcio (3% del fabbisogno giornaliero in una dieta da 2000 Calorie)
- ferro (1% del fabbisogno giornaliero in una dieta da 2000 Calorie)
Il bergamotto è inoltre fonte di acido citrico, magnesio e flavonoidi a cui si attribuiscono i benefici salutistici…
PROPRIETÀ BENEFICHE:
Studi sempre più recenti, ad opera dell’Università della Calabria, degli atenei di Parma, Messina, Tor Vergata e Magna Grecia, confermano le innumerevoli proprietà terapeutiche del succo di questo frutto endemico della terra di Calabria, e del suo olio essenziale, già DOP dal 2011. I benefici sulla salute derivano dalla sua composizione chimica, dalla presenza di aminoacidi, sali minerali, vitamina C e soprattutto dall’alta concentrazione di polifenoli flavonoidi. I polifenoli sono una famiglia di sostanze naturali, circa 500 molecole conosciute ad oggi, note per la loro azione atta a promuovere la salute delle cellule umane attraverso diversi meccanismi e azioni biologiche.
Quali sono le azione benefiche? :
- Principalmente fungono da potenti antiossidanti, indispensabili nella lotta ai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare
- Sono potenti nella lotta dello stress ossidativo e dell’insorgenza di patologie metaboliche e cronico degenerative.
- Ma i polifenoli svolgono, inoltre, un azione protettiva contro agenti esterni (con un’azione antiinfiammatoria e antivirale),
- combattono la vascolarizzazione delle cellule anomale prodotte nell’organismo.
- Per ultimo e non per importanza l’azione di cui se ne è maggiormente parlato, di recente, e di cui si sono indagati e validati i benefici in ambito scientifico…è senza dubbio la loro azione nel contrastare la riduzione dell’eccesso di colesterolo ematico…. Nota come Ipercolesterolemia!
IL SUCCO DI BERGAMOTTO RIDUCE L’IPER-COLESTEROLEMIA
Difatti, le recenti evidenze scientifiche rivelano importanti elementi utili al benessere e alla salute ricondotta alle proprietà nutrizionali di questo prezioso frutto. Si è visto che oltre a contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi, i flavonoidi del bergamotto possiedono proprietà antinfiammatorie e vaso-protettive, ipolipemizzanti ed ipoglicemizzanti, energizzanti e tonificanti.
Gli attori principali a cui possiamo ricondurre queste benefiche proprietà sono, in particolare, i derivati di due flavonoidi contenuti nel succo puro “ESPERETINA & NARINGENINA”, le quali possedendo una struttura simile all’enzima coinvolto nella sintesi del colesterolo agiscono, in tal modo, con un azione inibitoria di questo. Ne deriva che la spremuta di bergamotto o il succo puro di berganotto, può considerarsi come medicina del cuore, capace di combattere il colesterolo cattivo, e di ridurre i livelli di quello totale. Praticamente la medesima azione svolta dalle statine, i più potenti farmaci contro l’LDL, ma senza effetti collaterali.
Altri importanti protagonisti del bergamotto sono “IL LIMONENE E L’ALFA-PINENE”, delle molecole agiscono stimolando le secrezioni ormonali con effetti benefici sull’apparato gastrointestinale e sulla digestione.
Un’altra importantissima azione benfica di questo frutto, che non possiamo non citare, è il potere antibatterico e antipiretico dell’agrume, dovuto alle 360 sostanze medicamentose, riconosciute dalla farmacopea mondiale, contenute nella buccia di questo prezioso frutto.
LA FRAZIONE DI POLIFENOLO DI BERGAMOTTO SULLA PREVENZIONE DELLA MALATTIA DEL FEGATO GRASSO NON ALCOLICO (NAFLD)
In alcuni studi, tra cui uno studio condotto dal J Nutr Biochem nel settembre del 2015, in cui si è indagato l’effetto dell’assunzione della frazione polifenolica del bergamotto nei ratti con “steatosi epatica non alcolica” (NAFLD), ovvero una delle più comuni malattie dei paesi industrializzati, e l’autofagia difettosa delle goccioline lipidiche (LD) negli epatociti, nota anche come lipofagia. Prove sperimentali ed epidemiologiche suggeriscono che l’assunzione del succo di bergamotto (nello specifico della frazione dei polifenoli alimentari del bergamotto -BPF) (nella fattispecie 50 mg / kg / giorno integrato con acqua potabile per 3 mesi) ha evidenziato:
- Una forte riduzione della steatosi epatica rilevato da 1) una significativa riduzione del contenuto lipidico totale (-41,3% ± 12% di S.E.M.), 2) dall’esame ecografico e 3) dall’analisi istologica delle sezioni epatiche.
- Il contrasto dell’aumento patogeno dei trigliceridi sierici
- Ha avuto effetti moderati sul glucosio ematico e sull’obesità in questo modello animale.
Sei ancoro sicuro di voler ridurre il colesterolo con un farmaco?
…quando puoi farlo con un frutto….il Bergamotto!!
A cura della Dott.ssa Hilary Di Sibio, Biologa Nutrizionist