La candida è semplicemente un’infezione causata da un fungo normalmente presente nel nostro organismo e, che, in determinate condizioni può diventare patogeno

Ad oggi sono riconosciute circa 200.000 specie fungine, di cui circa 200 clinicamente rilevanti per l’uomo. Molte di queste specie vengono considerate opportuniste, essendo microrganismi che generalmente in soggetti sani non provocano alcuna patologia ma che, in soggetti debilitati o con sistema immunitario compromesso, possono essere causa di diversi quadri patologici. Un ruolo molto importante è svolto dalle specie di Candida.

La candidosi è un’infezione cutanea e delle mucose causata da Candida sp, e più comunemente da Candida albicans. Le infezioni possono verificarsi in qualsiasi sede corporea in particolare nelle zone di piega, negli spazi interdigitali, nei genitali, nel perionichio e nella mucosa orale. I segni e sintomi variano a seconda della sede coinvolta. La diagnosi è sia clinica che basata su preparati a fresco con idrossido di potassio del materiale da scarificazione cutanea. Il trattamento consiste in agenti essiccanti e antimicotici.

QUAL È L’EZIOLOGIA?

La Candida rappresenta un gruppo di circa 150 specie di lieviti. La C. albicans è responsabile di circa il 70-80% di tutte le infezioni da candida. Altre specie importanti sono C. glabrata,C. tropicalis,C. krusei, e C. dubliniensis.

La Candida è un lievito ubiquitario che risiede come saprofita su cute e mucose finché l’umidità, il calore e la riduzione delle difese locali e sistemiche forniscono un ambiente fertile per la sua crescita.

I FATTORI DI RISCHIO PER LA CANDIDOSI COMPRENDONO:

  • Ambiente caldo
  • Abbigliamento stretto
  • Scarsa igiene personale
  • Infrequenti cambi di pannolini o indumenti intimi nei bambini e nei pazienti anziani/ o nelle donne durante il ciclo mestruale
  • Flora alterata conseguente a terapia antibiotica
  • Malattie infiammatorie (p. es., psoriasi) che coinvolgano le pieghe cutanee
  • Immunosoppressione risultante dall’assunzione di corticosteroidi e farmaci immunosoppressori, dalla gravidanza, dal diabete e da altre endocrinopatie (p. es., malattia di Cushing, iposurrenalismo, ipotiroidismo), discrasie ematiche, HIV/AIDS, o difetti dell’immunità cellulare tipo T

 

I lieviti della Candida in genere colonizzano il tratto intestinale, ma possono anche proliferare sulle membrane mucose e sulla pelle pur senza causare infezione. Una loro crescita eccessiva, tuttavia, può determinare l’insorgenza di disturbi. I sintomi di candidosi variano secondo la parte anatomica interessata e sono a maggior rischio le zone caldo-umide del corpo e le aree della pelle più soggette a sudorazione e umidità.

Qui tutti i tipi di candida:

  • L’infezione che si sviluppa nella bocca o nella gola è chiamata “mughetto” o candidosi orofaringea.
  • L’esofagite da Candida è l’infezione si diffonde a livello dell’esofago, il tubo che porta il cibo dalla bocca allo stomaco. Può rendere difficile o addirittura doloroso deglutire.
  • La candida intestinale (candidosi intestinale) è l’infezione che interessa l’intestino.
  • Si possono verificare infezioni cutanee, che si manifestano in forma di sintomi sulla pelle.
  • L’infezione vaginale viene di solito detta candida vaginale, che è quella più frequente, ed è quella che trattiamo in questo articolo, mentre nell’uomo è spesso causa di balanopostiti (infezioni del pene).
  • La candidosi invasiva avviene quando i funghi penetrano nel circolo sanguigno e si diffondono a tutto il corpo.

Le infezioni vaginali da candida sono molto comuni tra le adolescenti e le donne adulte, si stima infatti che il 75% circa delle donne prima o poi nella vita sarà colpita dalla candidosi.

 

QUALI SONO I SINTOMI?

Le infezioni vaginali da candida possono causare:

  • dolore,
  • prurito,
  • rossore,
  • perdite vaginali torbide e di colore bianco,
  • dolore durante la minzione
  •  macchie bianche sulla pelle della zona vaginale.

Nella maggior parte dei casi le infezioni da candida possono essere evitate tenendo asciutta e pulita la zona genitale, ma in caso di infezione il medico può prescrivere una terapia appropriata che faccia scomparire i sintomi in un giorno o due e curi l’infezione entro una settimana.

I farmaci antimicotici che abbiamo a disposizioni sono efficaci nella maggior parte dei pazienti, ma in caso di sistema immunitario indebolite il trattamento potrebbe essere più difficile. Ma se pur vero che la candida non sia una patologia grave o preoccupante, è comunque un infezione altamente trasmissibile da partner a partner; per questa ragione e per il fatto che ha una fortissima recidiva, dunque può facilmente ripresentarsi, va trattata con attenzione.

Una volta accertata la diagnosi, che va effettuata con un tampone vaginale eventualmente prelevando una piccola quantità di materiale da sottoporre ad analisi specifica, o tramite un test rapido (di qualche minuto) chiamato test di filamentizzazione che deve comunque essere accompagnato da analisi delle urine e del sangue per scongiurare che il fungo si sia diffuso all’interno del corpo, si procede a una terapia antimicotica locale, di norma con pomate/ovuli specifici, da applicare per più giorni secondo modalità e durata che deve essere indicata dal ginecologo o dallo specialista.

A volte è necessaria la terapia per bocca perché le terapie vaginali non sempre danno risultati duraturi.

 

 

In recente sondaggio online, condotto dalla SIGO, fra oltre 3 mila utenti in occasione di una campagna di informazione sui disturbi femminili, da cui è emerso che all’incirca il 70% delle donne e il 28% delle adolescenti almeno una volta nella vita ha dovuto fare i conti con la candida e la sua sintomatologia.

Questa è caratterizzata da prurito, bruciore vaginale, perdite caseose biancastre, ma anche da dolore durante i rapporti sessuali tanto da costringere 8 donne su 10, in presenza dell’infezione micotica (fungina) e in fase acuta, a rinunciare all’intimità di coppia e a soffrire di un generale peggioramento della qualità della vita.

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?

Le infezioni da candida si presentano più frequentemente e con sintomi più severi nei soggetti con sistema immunitario indebolito; tra le altre condizioni favorenti ricordiamo:

  • uso di antibiotici, che riducono i Lattobacilli vaginali modificando il pH,
  • uso di detergenti non adatti,
  • gravidanza (ma non rappresenta in genere un pericolo per la gestazione),
  • diabete (soprattutto in caso di glicemia fuori controllo),
  • sistema immunitario alterato (a causa di una malattia o di farmaci come i chemioterapici, cortisonici, antibiotici),
  • stress,
  • assunzione di contraccettivi orali o terapie ormonali che aumentino i livelli di estrogeni.

Sintomi

I principali sintomi delle infezioni vaginali da candida sono:

  • dolore,
  • prurito,
  • irritazione,
  • arrossamento,
  • perdite vaginali grigio-biancastre,
  • dolore durante la minzione,
  • macchie bianche sulla pelle della zona vaginale.

In caso di infezioni genitali maschili queste possono essere prive di sintomi, oppure manifestarsi attraverso la comparsa di:

  • rossore,
  • presenza di piccole piaghe,
  • prurito,
  • bruciore.

 

 

COME EVITARE CHE LA CANDIDA SI RIPRESENTI?

Con l’adozione di semplici comportamenti che possono servire da profilassi e contribuire a una corretta prevenzione contro questa fastidiosa infezione.

  • Innanzitutto, occorrerebbe evitare di sottoporre l’organismo a forti o prolungati periodi di stress
  • occorre prestare molta attenzione all’igiene intima, utilizzando detergenti delicati o specifici anticandida, accompagnandoli anche da lavaggi esterni con acqua fresca che possono apportare un immediato sollievo al prurito.
  • è importante seguire una dieta equilibrata che limiti l’apporto di zuccheri e lievito a favore di un maggior consumo di yogurt con fermenti lattici viviprebiotici (es. FOS e inulina) e/o probiotici (Lactobacillus) che aiutano a mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale.
  • l’abbigliamento: indumenti troppo strettio che sfregano la zona dei genitali possono stimolare l’insorgenza di stati irritativi. In particolare, per la biancheria intima, privilegiare tessuti in cotone (mai in fibra sintetica che non lasciano traspirare la pelle costringendola a condizioni di umidità).

 

NORME DEITTICHE IN CASO DI CANDIDA?

ZUCCHERO: Lo zucchero resta il nemico numero uno, perché la candida lo utilizza come substrato principale per crescere, moltiplicarsi e passare allo stadio di ifa. Il problema principale è che lo zucchero è ubiquitario J, si trova in qualsiasi cibo industriale: dal pane confezionato, dallo yogurt ad un gusto (frutta, vaniglia cafè etc.), nei cucchi di frutta, nei cereali che sembrano sani, nelle barrette ai cereali che sembrano dietetiche..insomma ovunque. Come potremmo fare?

Basta leggere le etichette nutrizionali (su questo ho scritto un articolo che ti indico QUI) gli ingredienti per fare una scelta tra i diversi prodotti acquistando quelli naturali e senza che ci sia altro aggiunto!!

Perché mai, pensateci un po’, le industrie alimentari aggiungono ormai vari tipi di zuccheri ai cibi prodotti??.. per renderli più appetibili?, si anche, ma a volte, per crearne dipendenza, così come accade, ad esempio, con il junk food. Tutti noi sappiamo che non dobbiamo consumare cibo spazzatura, ma alzi la mano chi non si lascia tentare qualche volta dal mangiarne.

Gli zuccheri usati dall’industria alimentare sono svariate decine e sono più o meno, tutti, dannosi per la nostra salute e lo sono tanto più quanto maggiori sono il quantitativo consumato e il periodo di tempo del loro consumo. Tra questi vi sono : saccarosio (zucchero bianco raffinato da tavola o integrale), fruttosio, glucosio, sciroppo di mais, sciroppo di agave, maltosio, maltodestrine, destrosio, lattosio.

Attenzione anche ai dolcificanti artificiali, il loro insignificante apporto calorico non implica che non facciano male. Recenti studi dimostrano che l’uso prolungato di questi, conducono cmq ad una risposta glicemica ed insulinica ed i suoi effetti, tra questi si annoverano: l’aspartame, saccarina, acesulfame k, sucralosio, xilitolo, sorbitolo ed altri ancora.

Dunque, il consiglio che vi do, è quello di leggere le etichette prima di acquiistare un prodotto e di farlo con consapevolezza e, in caso di candidosi di non assumere + del  5% al giorno di zucchero.

 

LATTE E DERIVATI. Latte e latticini vanno evitati sia perché favoriscono una situazione di infiammazione, sia perché se il latte non deriva da animali allevati biologicamente, pertanto possono contenere residui di pesticidi e antibiotici oltreché  il latte contiene lattosio, zucchero semplice che nutre il fungo. Senza dimenticare che, tra i soggetti adulti, la maggior parte sono intolleranti al lattosio avendo perso la capacità di sintetizzare l’enzima per digerirlo. Da ciò sorgono infiammazioni all’intestino che creano un circolo vizioso.

LIEVITI. Anche la Candida è un lievito, quindi anche loro vanno a rinforzare una situazione di disbiosi (infiammazione) e la alimentano. Dovremo quindi eliminare: pane, pizza, prodotti di pasticceria, dadi da brodo, bevande fermentate quali il vino e la birra. E se proprio non si riesce a fare a meno di cibi lievitati, utilizzare la pasta madre, quella che produce il lievito naturalmente e si gonfia molto lentamente.

Carboidrati. Tenendo presente che quelli semplici sono prevalenti zuccheri, come abbiamo già detto vanno ridotti se non eliminati per quanto possibile. Per il resto sarebbe meglio da prediligere i carboidrati integrali, ricchi di fibre che riducono il picco di zuccheri nel sangue (glicemia). La dieta ideale rimane sempre quella mediterranea che ci indica una percentuale di assunzione giornaliera di carboidrati del 55-60%, in caso di candida, per circa un mese, sarebbe il caso di ridurre questa percentuale al 50-45 % sempre di carboidrati complessi ma eliminando lo zucchero.

FRUTTA. Dipende anche dal tipo di frutta. Ci sono frutti come fichi, cachi, uva che sono particolarmente ricchi di zuccheri. I limoni, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, basificano perché sono ricchi di citrati e nello stomaco neutralizzano l’acidità.

Quindi consumare frutta con moderazione, evitando di assumerla dopo i pasti e prima di andare a dormire, perché carboidrati e proteine hanno tempi di transito intestinale più lunghi di quelli della frutta, che rimarrebbe nell’intestino a lungo, con due conseguenze: favorire la crescita della Candida, e determinare una vera e propria trasformazione in alcool etilico, responsabile di molte forme di fegato grasso di origine inspiegabile, non causata da epatite virale né da consumo di alcoolici tradizionali (vino, birra, superalcolici) .

ALCOOL. Birra e vino (perché fermentati), superalcolici e liquori (questi ultimi contengono anche zuccheri aggiunti).

I cibi che sono stati elencati, andrebbero eliminati nel corso della terapia. Successivamente, con molta cautela e gradualità, potrebbe essere effettuato un loro graduale reinserimento con qualche concessione, ma senza ritornare alle abitudini alimentari precedenti.

 

MENTRE I CIBI CONCESSI?

Alimenti CONSIGLIATI

  • Verdure non amidacee;
  • Grassi sani come olio evo, avocado, olio di cocco, burro chiarificato o ghee;
  • Frutta a basso contenuto di zuccheri e in modesta quantità;
  • Proteine come uova, carne, pesce;
  • Cereali integrali o preferibilmente senza glutine come grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto;
  • Cibi fermentati come yogurt naturale, kefir, te’ Kombucha, miso, verdure fermentate come i crauti, tempeh;
  • Spezie come curcuma, cannella, curry, origano, chiodi di garofano, pepe nero, zenzero;
  • Frutta secca come cocco disidratato, noci, noci brasiliane, noci di macadamia o altro in piccole quantità;
  • Almeno due litri di acqua al giorno.

 

 

Alimenti SCONSIGLIATI

  • Carboidrati raffinati;
  • Olii di semi dei vari tipi, ricchi di omega 6 e perciò infiammatori;
  • Margarine vegetali;
  • Insaccati prodotti con l’uso di zuccheri, nitriti, nitrati, conservanti;
  • Junk food come merendine, prodotti industriali, fast food, pieni per lo più di grassi idrogenati;
  • Legumi;
  • Fritture;
  • Latte e formaggi;
  • Alcol, caffeina, birra, bevande zuccherate;
  • Frutta ricca di zuccheri.

 

 

 

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Dott.ssa Hilary Di Sibio Biologa Nutrizionista

?Master in Nutrizione in Cucina & Antiaging

?Nutritional consultant (Consulente Nutrizionale per Aziende e Ristorazione)

?‍?Docente di Nutrizione SIFA

?Certified Personal Trainer

 

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